Il Cinquecento di Ortona, dall'invasione turca a Margherita d'Austria

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STORIE

Il Cinquecento di Ortona, dall’invasione turca a Margherita d’Austria

Margherita D'Austria

Dopo la guerra con Lanciano, oggi vi raccontiamo un’altra interessante pagina di storia di Ortona che ha avuto luogo nel Cinquecento. Sicuramente una delle più affascinanti, in quanto ha come protagonista la duchessa Margherita d’Austria che visse gli ultimi giorni della sua vita proprio nella città frentana.
Prima che Margherita d’Austria si stabilisse definitivamente nella città di Ortona, la località conobbe una tragica invasione turca che segnò profondamente i suoi abitanti.

Santa Caterina

Infatti, il 1º agosto 1565 una delle ondate da parte di ben 105 galee turche di Mustafà Pashà in lotta con Filippo II, si infranse su Ortona. Furono momenti terribili per la popolazione frentana, segnati da saccheggi, violenze e devastazioni a danno soprattutto degli edifici religiosi. I turchi al comando di Pyali Pashà, saccheggiarono anche Francavilla al Mare, cittadina confinante, cinsero d’assedio Tollo venendo però ricacciati, e si divisero poi con le galee in due truppe per attaccare sia Ortona che la vicina Miglianico.

Il miracolo del monastero di Santa Caterina

Nella seconda metà del Cinquecento, l’invasione era imminente, ma durante quei giorni accadde un evento miracoloso. Infatti, pochi giorni prima dell’assedio di Ortona, il costato di Gesù di un affresco della Crocifissione iniziò inspiegabilmente a sanguinare. Questo successe proprio mentre le monache pregavano nell’oratorio davanti l’opera. Un evento davvero clamoroso. Ci fu da subito il presagio che il monastero sarebbe stato protetto durante il saccheggio. Così, il 30 luglio 1566, quando Ortona fu messa a ferro e fuoco, il monastero di Santa Caterina non fu toccato. Perfino la Cattedrale frentana fu saccheggiata. Ma la struttura rimase intatta. Il sangue uscito dall’affresco fu ritirato in alcune ampolle dalle monache.

Palazzo Farnese nel 1936
Palazzo Farnese nel 1936

L’arrivo di Margherita d’Austria ad Ortona

Dopo la brutta esperienza vissuta pochi anni prima, nel 1582 la città di Ortona venne acquistata da Margherita d’Austria, figlia di Carlo V, già duchessa di Parma e Piacenza. La stessa Margherita decise nel 1584 di costruire un grande palazzo ducale su disegno di Giacomo Della Porta – poi il Palazzo Farnese. Il progetto però non fu mai completato. Questo a causa della morte improvvisa della duchessa avvenuta il 18 gennaio 1586. Oggi le sue spoglie sono custodite a Piacenza, ma ancora oggi è visibile presso Piazza San Tommaso all’entrata del Palazzo Riccardi, storica sede del potere ortonese, la targa commemorativa che ricorda la morte di Margherita proprio nella struttura.

Margherita D'Austria

Il Cinquecento a Ortona fu anche il secolo dei grandi acquisti di terre e appezzamenti circostanti, del ripopolamento della città da parte degli emigranti Schiavoni. Nel 1570 divenne ufficialmente sede vescovile legata alla diocesi di Campli, nel 1571 nell’onciario, Ortona possedeva i feudi di Villa Torre, Sant’Agata, Rogatti, Caldari, San Leonardo, Villagrande, Fonte Liberi (oggi Villa Iurisci), San Tommaso, il Feudo, e la Mucchia. Di questi borghi, Villa Caldari era il più grande e il più storico, esistente già dall’epoca italica. Una chiesa dedicata a Santa Maria esisteva nella zona stoica di Caldari, citata nella Cronaca di Farfa nel IX secolo. La Chiesa poi andò in feudo a San Giovanni in Venere. E nel 1447 fu comprato da Ortona. Nel 1811 Caldari divenne per breve tempo comune autonomo, ritornato però a Ortona nel 1839.

Il Cinquecento di Ortona, dall’invasione turca a Margherita d’Austria ultima modifica: 2019-08-23T09:30:02+02:00 da Isabella Insolia

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