San Tommaso, il Patrono della città e la sua storia avventurosa

itOrtona

STORIA

San Tommaso, il Santo Patrono di Ortona

San Tommaso visto da Rubens

San Tommaso visto da Rubens

Vi abbiamo già parlato di San Tommaso, descrivendo ampiamente la Basilica a esso dedicata. Oggi vi portiamo alla scoperta di questo apostolo non sempre così noto.

San Tommaso, breve biografia

Tommaso Didimo, secondo la tradizione cristiana, fu uno dei dodici apostoli di Gesù Cristo. San Tommaso è particolarmente noto a livello popolare per l’episodio in cui dubitò della resurrezione del Cristo. Dopo la morte di Gesù si recò in predicazione nei paesi orientali. Secondo la tradizione, si spinse al di là dell’Impero romano, predicando in Persia e in India, secondo alcuni arrivando fino alla Cina. Attualmente è venerato come santo dai principali culti cristiani, quello cattolico, ortodosso e copto. Viene rappresentato con in mano una lancia. E’ protettore di geometri, architetti, agrimensori e dell’India.

Il ruolo nei Vangeli sinottici

Secondo alcune tradizioni, spesso prive di fonti accertate, Tommaso venne scelto come apostolo a 29 anni. Dopo aver lavorato come tagliapietre e carpentiere, svolgeva il lavoro di pescatore. Pur non troppo istruito, era dotato di una mente logica e razionale. Nei Vangeli canonici non riveste un ruolo centrale, ma appare in alcuni passi significativi del Vangelo di Giovanni. In Giovanni 11,16, dopo la morte di Lazzaro, Gesù vuole tornare in Giudea e gli apostoli si oppongono. Lì infatti hanno già tentato di lapidarlo. Tommaso si schiera a suo favore dicendo “Andiamo anche noi a morire con lui!” Appare anche nell’ultima cena.

L’episodio divenuto proverbiale

Incredulità di San Tommaso

Incredulità di San Tommaso

L’episodio che consegna Tommaso agli annali è quello, proverbiale, dell’incredulità. In Giovanni 20, 24-29, Tommaso dubita di fronte alla resurrezione di Gesù che replica: “Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!” Rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!” Gesù gli disse: “Perché mi hai veduto, hai creduto: beati coloro che non videro e tuttavia credettero!”

Il periodo dell’evangelizzazione

L’evangelizzazione di Tommaso è narrata principalmente dalla tradizione. Pare che il santo iniziò dalla Siria. In particolare, ad Edessa, convertì Taddeo di Edessa, fondando poi la comunità di Babilonia. In questa città visse per sette anni. Successivamente, nell’anno 52, San Tommaso si spinse via mare in India. Qui fondò numerose comunità e visse per anni, prima di partire alla volta della Cina.

Il ritorno in India e il martirio

Tornato in India, continuò l’evangelizzazione prima di essere ucciso da un colpo di lancia a Mailapur, su una collina presso la moderna Chennai. Il martirio avvenne per ordine del re Misdaeus. Marco Polo, nel suo celebre Milione, riporta un’altra versione leggendaria. San Tommaso, nella storia riportata da Polo, viveva nei boschi predicando da eremita. Il santo era circondato da pavoni, molto diffusi in quella zona. Un giorno venne trafitto incidentalmente da un cacciatore e così trovò la morte. Secondo la leggenda, la stirpe dell’assassino diede vita alla casta dei Paria.

San Tommaso ancora ritratto da Rubens

San Tommaso ancora ritratto da Rubens

Gli scritti apocrifi

Un capitolo a parte meritano gli scritti apocrifi di San Tommaso, ben cinque. Il Vangelo di Tommaso è assurto a grande notorietà negli ultimi anni. Gli altri sono il Vangelo dell’infanzia, gli Atti, il Libro di Tommaso e la sua Apocalisse. Secondo gli studiosi sono tutti scritti che, pur attribuiti dalla tradizione a San Tommaso, sono di scrittori postumi. Il Vangelo dell’infanzia di Gesù è particolarmente curioso, parlando di un periodo poco trattato nei vangeli sinottici. Esso dipinge un Gesù bambino capriccioso, particolarmente incline a usare i suoi poteri in modo vendicativo e violento.

Il Vangelo di Tommaso

Il Vangelo di Tommaso, pur ritenuto apocrifo dalla chiesa cattolica, è particolarmente importante per gli studiosi. Datato ufficialmente attorno al 150 d.c. secondo alcuni risale all’anno 40, ed è quindi più antico dei sinottici. Composto da 114 frasi attribuite a Gesù, per alcune dottrine sarebbe più attendibile dei vangeli ufficiali e riporterebbe le parole esatte di Gesù. Il Vangelo di San Tommaso ci presenta un Cristo assai più semplice di quello dei vangeli sinottici, senza fare alcun riferimento a opere miracolose e a discorsi dalla complessa escatologia. Molto avventurosa è inoltre la vicenda che portò le reliquie a Ortona, ma questa storia la racconteremo la prossima volta.

San Tommaso, il Santo Patrono di Ortona ultima modifica: 2018-11-29T10:08:01+01:00 da Andrea La Rovere

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top