A Francavilla al mare (CH), a meno di 20 chilometri da Ortona, torna l’appuntamento con il Carnevale d’Abruzzo, giunto alla sua 64° edizione. Le Sfilate allegoriche si terranno domenica 3 marzo e martedì 5 marzo.
Il Carnevale è una festa di grande complessità e valore storico. Dal punto di vista antropologico un evento corale inteso come rituale simbolico di trasmissione, trasformazione e rovesciamento delle parti. Ha origini molto antiche, risale a tradizioni precristiane, alle feste dell’antica Roma, a riti fortemente propiziatori per la fertilità della terra, dopo la stasi invernale. Ma i temi religiosi e le pratiche pagane s’intrecciano in virtù degli aspetti più controversi del suo cerimoniale.
Le origini del Carnevale
La festa di Carnevale ha un’origine molto lontana nel tempo. Dalle testimonianze storiche si evince che le maschere sono state utilizzate dall’uomo fin dal Paleolitico. Ovvero fin quando gli stregoni, durante riti magici e propiziatori, indossavano costumi adornati di piume e sonagli e assumevano aspetti terrificanti grazie a maschere dipinte Il loro intento era quello di scacciare gli spiriti maligni. Ma è soprattutto al mondo greco-romano, alle feste in onore degli dei, che gli studiosi fanno risalire le sue origini. Tuttavia, nei nostri tempi dopo alterne vicende di gloria e decadenza, le manifestazioni carnevalesche hanno ripreso con forte vigore. Inoltre, in molti casi, esse sono il frutto del recupero di tradizioni popolari spesso da lungo tempo dimenticate.
Il Carnevale d’Abruzzo
Un tempo in Abruzzo il Carnevale racchiudeva i valori e le credenze di cui viveva il mondo contadino e su cui fondava le proprie attività. Era la festa per eccellenza, con forti valenze simboliche che celebrava la conclusione del ciclo delle festività di fine anno. I carnevali contadini che un tempo animavano le contrade di campagna e le piazze dei borghi e delle città, oggi non sono più tali. Ma in Abruzzo è possibile cogliere ancora i riferimenti col passato. Infatti, in tanti piccoli centri vengono riproposti sfilate di maschere, abbondanti libagioni, balli e l’usanza di bruciare un fantoccio di cartapesta rappresentanti la Vecchia o Carnevale.
Il Carnevale d’Abruzzo di Francavilla al mare
Uno dei Carnevali più caratteristici e antichi d’Abruzzo si svolge a Francavilla al Mare (CH), cittadina del litorale adriatico confinante con Ortona. Da più di 50 anni si celebra questa festa che dura dieci giorni e si conclude il martedì grasso. Lungo le strade sfilano sbandieratori, bande musicali e cortei di bambini in maschera guidati da Re Patanello maschera locale e i tradizionali carri allegorici in cartapesta. La costruzione dei carri è affidata ad esperti maestri cartapestai del luogo. Ogni anno i carri sono ispirati alla caricatura e alla satira di personaggi ed eventi assurti alla ribalta dei media nel corso dell’anno.
La Maschera di Re Patanello, tra leggenda e realtà
“Re Patanello” è la maschera tipica di Francavilla al Mare e rappresenta il simbolo della manifestazione carnevalesca. Si narra che la sua nascita sia stata grazie ad un ciabattino che svolgeva anche le funzioni di sacrestano vissuto tra la fine dell’800 ed i primi del ‘900. Un personaggio stravagante e carismatico che amava molto fare baldoria, girare per osterie e bere. Nello stesso tempo questi era famoso per i suoi goliardici scherzi: zì Patane. Da questa simpatica leggenda, un pittore napoletano che amava villeggiare a Francavilla ha preso spunto per tratteggiare i caratteri di questo personaggio. Così fece la maschera che fin dal lontano 1958 è parte integrante del manifesto del Carnevale e che è diventata il logo dell’Associazione medesima. Soprannominato “Re Patanello” il suo teatrino apre in assoluto la sfilata a cui fanno seguito tutti gli altri carri.
