Funicolare di Ortona tra lontano passato e scenari futuri

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STORIA

Funicolare di Ortona, storia tra suggestione e nostalgia

La Passeggiata Orientale, punto d'arrivo della funicolare di Ortona

La funicolare è un metodo di trasporto che, dopo aver conosciuti i maggiori fasti a cavallo di fine ‘800 e inizio ‘900, sta conoscendo nuova fortuna. Non tutti sanno che ci fu anche una funicolare di Ortona.

Il contesto a fine ottocento

Chi non conosce la canzone popolare “Funiculì funiculà” dedicata alla funicolare napoletana? Questo mezzo ebbe una larga diffusione alla fine del XIX secolo, alimentato con motori a vapore o ad acqua. A Ortona, dopo la costruzione della ferrovia adriatica tra il 1863-64, vi si iniziò a pensare alla fine del secolo. L’obiettivo era quello di facilitare il percorso dalla stazione, situata nella marina, alla città, allora in timido sviluppo. All’epoca l’idea di collegare i due punti mediante una funicolare che si inerpicasse sul lato della collina aveva un che di fantascientifico. Eppure molte funicolari erano già attive in Italia. Quella di Napoli, ma anche a Biella, Mondovì, Orvieto e Chiaja. Il municipio ortonese decide di inviare una delegazione a studiare questi impianti e ne verifica la fattibilità.

Una tipica funicolare dell'epoca

Una tipica funicolare dell’epoca

Il progetto è affidato alla massima autorità in materia, l’ingegner Ferretti. Questi ha già progettato numerose funicolari e ha già lavorato in Abruzzo; ha infatti studiato tempo prima la possibilità di collegare la stazione dell’Aquila col centro storico. Il progetto non vedrà mai la luce per carenze finanziarie.
Il progetto di Ferretti, che collega la stazione con la Passeggiata Orientale, convince il consiglio comunale e i lavori partono subito. All’inizio del 1889 apre il cantiere e già nel ’91 si hanno le prime prove tecniche, sotto gli occhi dei cittadini stupiti.

Il progetto dell’ingegner Ferretti

La tecnica adottata da Ferretti per la funicolare di Ortona pare azzardata, ma aveva già dato buoni risultati altrove. Si tratta di un meccanismo a contrappeso d’acqua; Allo scopo viene predisposto nella stazione di monte un serbatoio di accumulo della capacità di ben 35mila litri, mentre ciascuna vettura viene equipaggiata, nel sottocassa, con un serbatoio della capacità di circa 2500 litri.
I binari posati coprono 131 metri, la pendenza massima supera il 50%. I collaudi sono severi, specie per l’impianto frenante, vero punto debole di questi sistemi.
Nel luglio del 1891 viene organizzata una prima corsa per la stampa e il 28 settembre l’inaugurazione. In paese è festa grande, con tanto di banchetto in Municipio, con musica e luminarie. L’inizio dell’attività della funicolare di Ortona è però poco fortunato; già dopo pochi giorni un grave incidente causa vari feriti. Il sistema a contrappesi d’acqua è troppo delicato e affidato alla discrezionalità dell’uomo. A volte, per accelerare i tempi, i serbatoi non vengono colmati a dovere e, appena tre anni dopo, nel 1894, il servizio è sospeso. Negli anni molti pensano di riattivarlo, magari con sistemi più moderni. Nel 1912, però, il cambio di alcune tratte del percorso dei treni, rende meno necessaria la funicolare.

La funicolare di Ortona del 1926

Bisogna aspettare il 1925 e l’aumento del traffico tra marina e paese. Il nuovo progetto prevede un motore elettrico e viene ultimato con grande velocità, grazie agli impianti già esistenti.
Il 15 agosto del 1926, con la benedizione dell’Arcivescovo e la roboante propaganda fascista, la funicolare di Ortona torna in funzione. L’argano di azionamento, l’impianto e le vetture vengono forniti dalla ditta Stigler di Milano. Il percorso di 131 m – uno dei più brevi attivati in Italia – viene coperto dalla funicolare in 2 minuti, come la precedente ad acqua, ma con meno tempi morti.

Il porto di Ortona

Il porto di Ortona

Il servizio è attivo dalle 5 alle 22 in inverno e senza interruzioni nel periodo balneare. La Seconda Guerra Mondiale, con la tragica Battaglia di Ortona del 1943, mette la parola fine alla storia della funicolare di Ortona. Almeno per ora, visto che nel mondo questo mezzo è tornato a rifiorire. E anche nella nostra città ogni tanto se ne parla, tra realtà e piacevole nostalgia.

Funicolare di Ortona, storia tra suggestione e nostalgia ultima modifica: 2018-10-29T09:45:35+01:00 da Andrea La Rovere

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