Ortona e lo sport, un connubio che negli anni ha avuto modo di farsi apprezzare, ma che ha trovato il massimo del suo compimento nella pallavolo: vi raccontiamo la storia dell’Impavida Ortona.
La storia dell’Impavida Ortona
Innanzitutto facciamo il punto sulla storia ufficiale dell’Impavida Ortona. La squadra nasce nel 1968, e dopo qualche anno di attività pressoché amatoriale, approda alle divisioni B2. Nell’annata 1984-85 il passaggio al professionismo. L’ingresso alla pallavolo che conta avviene con la partecipazione al campionato A2. Alternando fasi ora positive ora negative, l’Impavida Ortona affronta varie retrocessioni; ma la riscossa è sempre dietro l’angolo, e, tenendo fede al nome e grazie a un po’ di fortuna i nostri risalgono la china. Infatti, nella stagione 2011-12, pur sconfitta nei playoff, la squadra viene ripescata e torna in serie A2, dove milita tuttora. Dal 2000 la Sieco, azienda che si occupa di servizi ecologici, è sponsor e proprietaria al tempo stesso.
Dall’oratorio alla serie A2
Questo per quanto riguarda i freddi numeri. In realtà la storia dell’Impavida Ortona è questo, ma anche molto di più. E già, perché la sua vicenda costituisce un caso quasi unico di compagine nata come squadra dell’oratorio. L’unica che può vantare questa curiosa caratteristica è l’Igor Volley Novara, squadra femminile di Trecate. Ad avere l’illuminazione divina – e qui è proprio il caso di dirlo – fu padre Camillo D’Orsogna, l’allora parroco. Nella controversa stagione del 1968, con le contestazioni studentesche e l’oratorio certo non al massimo del suo splendore tra le giovani leve, il prelato ebbe l’idea di fondare il sestetto. Rievocando quei giorni, il nostro don Camillo, ora operante a Pescara, ama ricordare come scelse la pallavolo non avendo abbastanza spazio per il calcio. La squadra venne chiamata l’Impavida Santa Maria delle Grazie di Ortona (Chieti), a simboleggiare il fatto che il sestetto sarebbe sempre sceso in campo senza paura. Proprio ad agosto, l’anziano ex parroco ha voluto presenziare ai festeggiamenti per i quarant’anni dell’Impavida Ortona.
La Sieco e la “gestione familiare”
Ma un’altra peculiarità impone il team all’attenzione nazionale: la sua gestione familiare. Infatti siamo di fronte a un caso più unico che raro, con la famiglia Lanci che si occupa a 360 gradi dell’Impavida Ortona. Il patriarca Tommaso Lanci è presidente della società e sponsor dal lontano 2000; il figlio maggiore Nunzio, ex palleggiatore è il coach, mentre Andrea, il fratello è ancora impegnato sui campi. Ma anche le nuove leve dei Lanci sono già in campo e forse saranno i campioni di domani che usciranno dal vivaio. Lo stesso vivaio che ha lanciato giocatori di fama nazionale, non solo in ambito strettamente pallavolistico.
Esempio principale l’ortonese Paolo Nicolai che, in coppia con Daniele Lupo, si è fatto valere nel beach volley. Tanti successi e due partecipazioni alle Olimpiadi, con la ciliegina dell’argento a Rio de Janeiro 2016. L’Impavida Ortona è stata inoltre premiata per il pubblico più corretto e per il miglior vivaio giovani.
Il campionato 2018-19
Il campionato 2018-19 riparte il 14 ottobre e l’Impavida Ortona ha già pescato alla prima un cliente ostico; si scontrerà infatti con la Olimpia Bergamo, tra le compagini destinate a lottare per la promozione, forte dei risultati della scorsa stagione. Ma noi siamo sicuri che i ragazzi terribili e “impavidi” anche quest’anno sapranno farsi valere, facendo brillare la bella Ortona nel mondo dello sport con la esse maiuscola.